ISO fotocamera: quell’impostazione che appare sul display e di cui spesso ti sei chiesto: cosa sono gli ISO in fotografia? 🙂 Il termine fotografico ISO indica la sensibilità che stai usando per scattare, è un valore che deriva dalla fotografia analogica, i rullini avevano un valore ISO (o ASA) preimpostato e venivano acquistati con sensibilità diverse a seconda di quale tipologia di foto si volesse scattare. Grazie all’avvento delle fotocamere digitali si è introdotta la possibilità di variare la sensibilità al momento dello scatto, è infatti possibile modificare l’ISO.
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ISO: significato nella fotografia
Ok abbiamo parlato di sensibilità, ma cosa significa ISO in fotografia? Per i rullini fotografici la sensibilità significava la capacità del rullino di poter catturare la luce, alla stessa stregua oggi ISO nelle macchine fotografiche digitali indica la capacità del sensore di catturare la luce, lo so sembra ripetitivo ma in pratica è la stessa cosa solo su due supporti diversi.
Se vuoi conoscere informazioni tecniche approfondite sul funzionamento del sensore e su come cattura la luce puoi leggere la spiegazione scientifica qui.
Per il momento quello che ti basta sapere per scattare uno fotografia è che l’impostazione ISO nella macchina fotografica serve ad aumentare o diminuire la luce che viene registrata dal sensore, in modo particolare è molto utile per fotografare in situazioni si scarsa luce o quando ci serve di diminuire i tempi di scatto o diminuire l’apertura del diaframma (ma di questo ne parliamo in seguito).
La scala ISO delle fotocamere digitali, passando per incrementi di 1 stop, può essere 50 – 100- 200 – 400 – 800 – 1600 – 3200 – 6400 – 12800 e anche più alti, il valore 50 non è presente su tutte le macchine fotografiche così come i valori più alti.
Rumore e grana in fotografia: come gli ISO possono influenzarlo
Per prima cosa facciamo differenza fra rumore e grana, quest’ultima è una sorta di trama che si poteva vedere sulle fotografie scattate in analogico, mentre il rumore è tipico della fotografia digitale. La grana sulle vecchie fotografie poteva anche risultare interessante, mentre il rumore digitale generato distrae dalla foto e ne peggiora la qualità visiva.
Si ok, ma il rumore in fotografia che cos’è? Il rumore deriva dal fatto che il sensore accumula i fotoni in modo irregolare, quindi meno luce c’è e maggiore sarà l’errore di campionamento. Proprio per questo il rumore si verifica maggiormente nelle aree della foto con i toni scuri e con zone uniformi, cioè con pochi dettagli. La presenza di rumore nella fotografia rende l’immagine meno definita.
Fatta questa premessa doverosa bisogna capire che correlazione c’è fra rumore e ISO. All’aumentare della sensibilità del sensore, cioè all’aumentare dell’impostazione ISO, si ha un aumento del rumore, logicamente le fotocamere più avanzate creano meno rumore rispetto a quelle di fascia più bassa a parità di ISO.
Per evitare che una fotografia diventi inutilizzabile a causa del rumore bisogna trovare il giusto compromesso fra l’impostazione ISO e la qualità dell’immagine, per farlo bisogna conoscere bene i limiti della propria fotocamera e capire fino a che valore sulla scala ISO ci possiamo spingere.
Per cercare di diminuire il problema si possono fare due esposizioni una con un valore ISO che ci permette di visualizzare quello che vogliamo ed un’altra con un’esposizione uguale ma senza luce, successivamente in post-produzione si può sottrarre il rumore dalla prima esposizione grazie al secondo scatto. Lo so che è poco comprensibile a chi non è addentrato nel mondo della post-produzione, magari prossimamente farò un tutorial su questo argomento. 😉
Un altro modo per ridurre un po’ il rumore per ISO alti è quello di sovraesporre un po’ la foto cercando di diminuire le parti più scure e con pochi dettagli.
ISO e fotografia notturna
Il momento in cui è veramente necessario a volte aumentare i valori ISO in fotografia è di notte, se vogliamo scattare ad esempio un ritratto e non c’è molta luce, abbiamo necessità di aumentare la luce che entra nell’obiettivo. In questi casi, mantenendo un tempo di scatto che a mano libera ci evita il mosso e aumentando al massimo il diaframma, se l’esposimetro segna che la luce è ancora poca l’unica alternativa è alzare il valore ISO.
Lo stesso problema non si ha se ad esempio vuoi scattare una foto ad un monumento di notte e sei munito di telecomando e cavalletto, per avere maggiore luce basterà aumentare il tempo di scatto lasciando invariato il valore ISO, possibilmente a 100.
Altri casi in cui aumentare gli ISO di notte anche se abbiamo cavalletto e telecomando è per le fotografie del cielo stellato, come l’esempio della foto sopra, le stelle purtroppo non sono ferme e se aumentiamo troppo i tempi di esposizione finiamo per avere tanti trattini nel cielo invece di un bel cielo stellato (a meno che non disponi di un astroinseguitore). Nella fotografia della Via Lattea in alto potevo scattare al massimo con un tempo di 27 secondi, visto l’obiettivo che montavo e il sensore della mia fotocamera (c’è una formula matematica per capire quale sia il tempo massimo) e quindi ho aumentato gli ISO per ottenere più luminosità perdendo però un po’ in qualità e inserendo del rumore all’interno dell’immagine. Compromessi. Come la maggior parte delle cose nella vita bisogna scendere a compressi. Diciamo che lo scatto finale non ha una definizione delle migliori ma la foto alla fine non è proprio da buttare.
ISO e luce diurna
Per quanto detto fin qui si può pensare che le impostazioni ISO della fotocamera vanno regolate solo con scarsa luce, ma non è vero, vi sono casi in cui gli ISO ci possono aiutare anche pieno giorno.
Un esempio è quando si fotografa un oggetto che ha un moto molto veloce, come ad esempio un’auto in corsa, in questo caso dobbiamo tenere dei tempi di scatto brevissimi per riuscire a riprenderla e il solo diaframma può non bastare a compensare al perdita di luminosità, in questo caso ci viene in aiuto la gestione della sensibilità ISO, aumentando il suo valore possiamo avere la luce necessaria ad un’esposizione corretta.
Un altro esempio invece è quando vogliamo togliere luce, alcune fotocamere hanno la scala ISO che parte da 50, in questo caso avendo la necessità di diminuire la luce in entrata nella fotocamera, ad esempio per aumentare i tempi di scatto, si può arrivare ad abbassare da 100 a 50 gli ISO della reflex.
Conclusioni
Spero che alla fine di questa lettura tu abbia capito che cos’è la sensibilità ISO in fotografia, come utilizzarla e quali sono i suoi limiti.
L’ultima cosa che voglio dirti per chiarezza riguarda il rumore, parlando di rumore prodotto dagli elevati valori ISO io ho sottinteso che stessimo parlando di un’immagine al 100%, dico questo perché se la fotografia che stai scattando deve essere pubblicata sul web, quindi le sue dimensioni reali saranno inferiori a quelle scattate, il rumore presente nell’immagine sarà molto meno visibile, se invece dovrai stampare a misura intera lo scatto, in quel caso sicuramente il rumore sarà visibile. Diciamo che nel caso di foto da pubblicare sul web a dimensioni ridotte puoi spingerti un po’ di più ad alzare gli ISO, nel caso di fotografie che vuoi stampare a dimensioni elevate cerca di non esagerare nell’aumentare gli ISO.
Spero che queste righe di siano state utili a capire meglio questo fantomatico termine fotografico e ti avviso che prossimamente parleremo anche di tempi di scatto e diaframma così da avere ben chiaro il triangolo dell’esposizione.
Se vuoi approfondire da solo il mondo dell’esposizione fotografica ti consiglio questo libro di Michael Freeman che ho letto personalmente:
- Freeman, Michael (Author)
altri libri su questo tema che non ho letto ma che hanno dalle 4 stelle in su in Amazon sono:
Domande e Risposte
ISO significato
ISO è un’acronimo che sta per International Organization of Standardization cioè Organizzazione Internazionale di standardizzazione. Questa organizzazione crea degli standard per diversi settori, tra cui anche la fotografia.
Nel caso della fotografia il valore ISO indica la sensibilità della pellicola o del sensore presente nella fotocamera, cioè la velocità di catturare la luce da parte di queste componenti.
Minore è il valore ISO e minore sarà la sensibilità (quindi meno luce catturata per unità di tempo) e quindi meno veloce a catturare la luce e viceversa salendo per valori ISO.
Che cos'è la grana fotografica?
La grana fotografica fa riferimento alla pellicola, più una pellicola ha ISO elevati più la grana è grande e mostra quel particolare effetto rumore che spesso si vede nelle vecchie fotografie.
La grana è data da microscopici cristalli di alogenuro di argento sospesi nell’emulsione fotosensibile della pellicola. (Se vuoi approfondire leggi l’articolo su Wikipedia: Grana Pellicola)
ISO macchina fotografica: che cos'è?
L’ISO, come spiegato nell’articolo è la sensibilità della pellicola o del sensore, nelle macchine fotografiche digitali, a cui viene catturata la luce.
In questo caso la sensibilità deve essere interpretata come velocità, cioè la capacità di catturare la luce in una unità di tempo.
Un valore ISO 100 ad esempio è più lento rispetto ad ISO 1600, quindi per lo stesso tempo di esposizione a 100 catturerà meno luce che a 1600. Questo per fare un esempio semplice.