In Inverno in molti decidono di andare sulla neve, fra amanti dello sci e appassionati della montagna, la neve affascina grandi e bambini; se poi sei un amante della fotografia avere con te la tua fotocamera per poter fotografare sulla neve offre una possibilità in più di divertimento ed esplorazione di paesaggi innevati.
Ok, siamo tutti d’accordo che le foto con la neve sono molto belle e in alcuni casi possono essere davvero spettacolari, a differenza di fotografare un paesaggio normale, il problema è che nel momento in cui ti troverai a scattare fra paesaggi innevati capirai che insorgono una serie di problemi dovuti a diversi aspetti: esposizione, bilanciamento del bianco, tempo atmosferico, freddo …
In questo articolo voglio aiutarti a prepararti a scattare le tue foto sulla neve, cercherò di darti consigli e piccoli accorgimenti da seguire per ottenere immagini sulla neve che possano soddisfare le tue aspettative.
Contenuti dell'articolo
Esposizione ed esposimetro
Come è noto la neve è bianca e riflette la luce, esporre correttamente sulla neve è uno dei primi problemi che si possono presentare nel momento in cui dovrai scattare. Il bianco della neve e la luce riflessa da questa possono forviare l’esposimetro che tenderà a dare un’esposizione sottoesposta nella fotografia finale.
Per ovviare a questo problema si può aumentare l’esposizione, per farlo puoi usare la compensazione dell’esposizione, il bracketing oppure scattare in manuale e variare una delle tre componenti del triangolo dell’esposizione a seconda delle tue esigenze.
La compensazione dell’esposizione serve a sovraesporre o sottoesporre uno scatto di 1 o 2 stop, è indicata con l’icona che vedi di seguito:
Ti basterà impostare questo settaggio con un +1 o +2 a seconda delle esigenze per ottenere una fotografia maggiormente illuminata.
Il bracketing è una delle possibilità che offrono alcune fotocamere con impostazioni avanzate, è la possibilità di dire alla fotocamera di scattare 3 o più scatti con esposizioni diverse, scattando in modo continuo e con le stesse impostazioni la fotocamera varierà l’esposizione dei singoli scatti sia sottoesponendo che sovraesponendo. Questa modalità di scatto viene usata anche per creare immagini HDR così da avere ben esposte tutte le parti della fotografia che poi verranno unite successivamente con un software sul pc. Nel caso di fotografie sulla neve il bracketing ti permette di avere diversi scatti con esposizioni diverse così da poter scegliere successivamente quello che preferisci, il tutto senza modificare nessuna impostazione sulla fotocamera se non l’impostazioni di bracketing.
Sia nel caso della compensazione dell’esposizione che del bracketing ricorda quando hai finito di scattare di riportare le impostazioni della fotocamera a quelle normali altrimenti ti potresti ritrovare in futuro a non capire perchè la tua fotocamera scatta con esposizione diversa da quella che hai impostato.
Nel caso invece che opti per variare in manuale i tuoi parametri per aumentare la luminosità puoi decidere di impostare dei tempi più lenti, aprire maggiormente il diaframma o aumentare gli ISO a seconda del risultato che vuoi ottenere.
Ok, ora ti starai chiedendo di quanto aumentare l’esposizione, e come al solito la risposta non è univoca ma dipenderà dalle condizioni di fronte alle quali ti trovi, ti posso però dare delle indicazioni per orientarti nella scelta.
Partiamo dal tempo meteorologico, se ti trovi in una giornata nuvolosa, cosa che può succedere in montagna e in inverno, ti consiglio di aumentare l’esposizione di circa 2 stop – 2 stop e mezzo. Se invece nel cielo brilla il sole la sovraesposizione dipenderà dalla posizione del sole, se il sole colpisce la neve dalla parte laterale aumenta l’esposizione di 1 – 1 stop e mezzo; se il sole è alto nel cielo e cade in senso perpendicolare potresti anche arrivare a 2 stop. Fai molta attenzione a non esagerare nell’aumento dell’esposizione perchè potresti bruciare i bianchi e in questo caso non potranno essere migliorati nemmeno in fase di post-produzione, quindi tieni sottocchio l’istogramma della tua fotografia cercando di evitare una curva tutta verso destra o se la tua fotocamera dispone di una segnalazione per la protezione delle alte luci attivala.
Bilanciamento del bianco sulla neve
La neve è bianca e non ti piacerebbe avere una fotografia con la neve di colore blu o altra dominante di colore, a meno che non fotografi ad esempio al tramonto o all’alba in cui si sa che tutto acquista una dominante di colore rossastro.
Il primo consiglio che ti posso dare è quello di scattare in formato Raw così da avere la possibilità anche in fase di sviluppo di modificare dominanti di colore in modo accurato avendo il formato in Raw al suo interno molte più informazioni di un semplice jpg.
Ora anche in fase di scatto si può gestire il bilanciamento del bianco sia attraverso le impostazioni di default sul bilanciamento del bianco che impostando una foto specifica per farlo.
Partiamo dalla cosa più semplice, le impostazioni del bilanciamento del bianco preimpostate, una prima soluzione veloce per una dominante azzurrognola ad esempio potrebbe essere mettere il bilanciamento del bianco su Nuvoloso o Ombra. Se non sei molto pratico puoi fare diverse prove con impostazioni diverse per vedere quale risponde meglio alle tue esigenze oppure studiare queste impostazioni prima di trovarti a scattare.
Un altra possibilità che molte fotocamere offrono è quella di un bilanciamento del bianco personalizzato, in pratica di solito si scatta una foto ad un cartoncino di colore grigio al 18% nel luogo in cui stai scattando e si imposta quella per personalizzare il bilanciamento. In alternativa si può fotografare qualcosa che abbia quel colore e impostare questa foto se non si dispone dei cartoncini per il settare la fotocamera.
Nel caso della neve la cosa si fa un po’ diversa perchè non vuoi una foto con un bianco che sia un po’ grigio, quindi dovrai scegliere di fotografare un area di neve leggermente in ombra o mettere un cartoncino bianco in penombra e impostare questo scatto per il bilanciamento del bianco. Ricorda che se stai scattando in Raw potrai sempre modificare successivamente sul computer le dominanti di colore, quindi puoi anche non essere troppo pignolo in questo senso.
Esiste ancora un’altra possibilità nelle fotocamere più avanzate, quella di poter modificare la tonalità di colore grazie all’impostazione SHIFT/BKT WB (in Canon viene indicato in questo modo, girando in rete ho visto che Nikon usa BKT ma non ne sono sicura), entrando in questa impostazione appare un asse cartesiano in cui ci sono quattro aree, ognuna indica un colore, puoi vederlo nella fotografia sotto.
Per compensare una dominante di colore dovrai posizionarti sul suo opposto, ad esempio se c’è una dominante di blu nella foto dovrai allontanarti dai blu in senso orizzontale, di quanto dipenderà dalla scena cioè da quanto è forte la predominante di colore. Per usare questa impostazione dovresti sapere qualche nozione sui colori complementari, puoi trovare una guida su Wikipedia a questa pagina.
Impostazioni e accessori della fotocamera
Le impostazioni sulla tua fotocamera varieranno a seconda della foto che vuoi scattare, un grandangolo, ad esempio, ti permetterà di mettere a fuoco tutto il paesaggio con un diaframma chiuso (f alto) mentre se vuoi cogliere particolari come un raggio di luce che illumina un filo d’erba che esce dalla neve puoi usare un teleobiettivo e un diaframma aperto (f basso) mettendo a fuoco solo il filo d’erba e sfocando il contorno anche da una distanza elevata. La messa a fuoco e la profondità di campo possono creare fotografie molto diverse fra loro, logicamente saranno in parte dettate dall’obiettivo che hai a disposizione e dalle sua possibilità di apertura di diaframma. Ricorda che se usi un’apertura molto ampia del diaframma dovrai usare tempi di esposizione più veloci e viceversa.
Se vuoi approfondire l’argomento su come gestire apertura di diaframma e tempi di consiglio di leggere il mio articolo sul Triangolo dell’esposizione.
Riguardo invece al tempo meteo se ad esempio ti trovi a scattare in una giornata nuvolosa il cielo può risultare sbiadito e poco interessante, in questo caso puoi montare un filtro graduato sul tuo obiettivo così da dare scurire il cielo e creare contrasto con il panorama. In opposizione se c’è una giornata tersa con il sole il panorama risulterà molto contrastato fra zone in ombra e quelle alla luce, ricorda di stare attento alla gestione dell’esposizione evitando zone completamente nere o con i bianchi bruciati. Il mio consiglio è quello di usare tempi diversi per trovare il contrasto fra luce e ombra che più ti piace.
Un’indicazione importante per la messa a fuoco, la neve poiché è uguale e bianca può dar fastidio alla messa a fuoco automatica, il mio consiglio è di mettere a fuoco su di un particolare così da essere certo che la messa a fuoco sia esatta, la profondità di campo poi dipenderà dalle impostazioni che hai inserito.
Uso del treppiede
Scommetto che quando hai letto il titolo del paragrafo hai pensato: “abbiamo parlato di forte luce, tempi veloci e via dicendo perchè devo usare un treppiede?”, la risposta è facile, sulla neve spesso e volentieri fa molto freddo e questo comporta alcuni problemi di base come avere le dita delle mani intorpidite o tremare dal freddo, ecco scattare una foto mentre si sta tremando non è proprio una delle scelte migliori, di certo la definizione non ne gioverebbe 😉
Per stare sicuro di evitare tutti questi problemi di basterà montare la tua fotocamera su un bel treppiede e andare sul sicuro, inoltre può permetterti di creare anche qualche scatto artistico come ad esempio aumentare i tempi mentre nevica per creare piccole scie che si contrappongono al panorama.
Altro uso che puoi fare del cavalletto sulla neve è per la fotografia notturna, grazie a questo potresti fare delle lunghe esposizioni notturne per fotografare paesini innevati o paesaggi notturni. Un’altra possibilità è quella di fare una lunga esposizione durante una fiaccolata notturna che scende da una pista da sci, in questo modo potresti catturare una scia luminosa sulla pista data dalla luci delle fiaccole. Come hai capito le possibilità creative sono varie e dipendono dalla tua immaginazione, il mio consiglio è quello di avere con te il treppiede, magari non lo userai ma potresti invece ritrovarti a ritenerlo uno strumento molto utile e che ti permetterà di scattare la foto più bella della tua vacanza.
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Composizione fotografica
Il rischio quando si scatta sulla neve è di avere una foto monotona e piena di bianco, sì bella la neve ma bisogna anche catturare l’attenzione dello spettatore che guarderà la tua immagine. Se stai scattando fotografie di paesaggi con la neve cerca di inserire degli elementi che possano spezzare la monotonia come alberi, costruzioni o rocce, pensa alla composizione e gestisci questi elementi all’interno della foto per guidare lo sguardo.
Se invece stai scattando un ritratto il mio consiglio è di usare una profondità di campo ridotta e sfocare lo sfondo così da far risaltare la persona ritratta i giochi della luce sella neve ti potrebbero regalare dei bokeh che aumenterà la bellezza della tua foto. L’alternativa è quella di mettere a fuoco sia la persona che il paesaggio, in questo caso dovrai contestualizzare la figura nel paesaggio e ritrarre elementi che implementino la foto rendendola interessante oppure optare per scelte creative come lo scatto di una persona che alza la neve con il piede o la tira con le mani per creare un’immagine più dinamica.
Altra possibilità compositiva che ho citato anche sopra è quella di fotografare piccoli particolari sulla neve, dai rami innevati con le goccioline che cadono sotto il riflesso del sole alle impronte di animali sulla neve, se osservi e cerchi puoi sicuramente trovare dei particolari unici ed interessanti da poter catturare, variare tipologie di fotografie sulla neve permette di portare a casa diversi ricordi che ti accompagneranno piacevolmente.
Un’ulteriore possibilità compositiva può essere data dalla scelta del momento in cui fotografare sulla neve, ad esempio puoi optare per l’alba o il tramonto in cui i colori sono più caldi e creano bellissimi riflessi sulla neve, ne usciranno sicuramente immagini completamente diverse da quelle scattate in pieno giorno. Sempre guardando i colori un altro momento in cui scattare è la blue hour, il momento subito dopo il tramonto quando il cielo ormai non è più colorato di rosso o arancione ma il celeste all’orizzonte è ancora lucente e dall’altra parte si possono già vedere le stelle spuntare, non si è ancora in piena notte quindi si possono fare piacevoli lunghe esposizioni di paesaggio.
Fotografare i fiocchi di neve
I fiocchi di neve sono un po’ come le gocce d’acqua, quando ci si trova a fotografare sulla neve e inizia a nevicare si può decidere di sfruttare a proprio vantaggio questo cambiamento climatico, certo se non ci si trova in mezzo ad una bufera di neve!
Fotografare la neve che cade può essere fatto in diversi modi, puoi scegliere di congelare il momento con un tempo molto veloce che ti permetta di fermare nella tua immagine ogni fiocco di neve o aumentare i tempi per dare un senso più dinamico alla foto catturandone il movimento.
Partiamo parlando dei tempi veloci, qui puoi stabilire se riprendere solo i fiocchi di neve o l’intero paesaggio, nel primo caso ti consiglio di usare un teleobiettivo e un’apertura di diaframma ampia (f basso) cosi da avere dei fiocchi messi a fuoco e altri sfocati sullo sfondo, se i fiocchi di neve sono colpiti dalla luce si potrebbe creare anche l’effetto bokeh rendendo più interessante la tua foto. Ricorda che se monti un teleobiettivo (come spiego in questo articolo) i diversi piani focali tenderanno ad appiattirsi eliminando la profondità, in questo modo si creerà un’immagine piena di fiocchi fra quelli messi a fuoco e quelli sfocati.
Per fotografare l’intero paesaggio mentre cade la neve ti consiglio invece di usare un grandangolo, in questo modo il senso di profondità nell’immagine aumenterà, il mio consiglio è di usare un’apertura di diaframma stretto (f alto) così da mettere a fuoco tutta la scena. In questo caso puoi decidere se usare dei tempi veloci, congelando i singoli fiocchi, o dei tempi più lenti per catturare il movimento della neve che cade, la scelta sta solo al tuo gusto personale.
Qualche tempo fa mi sono invece imbattuta in una tecnica per fotografare i singoli fiocchi di neve, cioè il singolo cristallo creato dall’acqua, le fotografie che ne vengono fuori sono veramente belle e uniche, in pratica bisogna montare un teleobiettivo e dei tubi di estensione sulla fotocamera (per permettere di scattare a distanza ravvicinata), mettere la macchina fotografica su un treppiede e posizionare qualcosa di colore scuro (come ad esempio un maglione di colore nero) su cui il fiocco di neve si possa poggiare e fare contrasto. Nel momento in cui il fiocco di neve è sulla superficie scura scattare una foto in cui la maggior parte dell’immagine sia occupata dal fiocco di neve, la messa a fuoco potrebbe risultare difficile magari può essere utile usare quella manuale per riuscire ad avere il giusto risultato finale.
Il fotografo che ha inventato questa tecnica è Alexey Kljatov sul suo sito puoi vedere le sue fotografie, sono veramente spettacolari li trovo degli scatti unici. Per creare questi scatti lui ha creato da solo la sua attrezzatura con una compatta canon da 40 € e un teleobiettivo davanti all’obiettivo esistente il tutto messo insieme con dello scotch 😯 , puoi leggere l’articolo di come ha fatto sul sito Vanilla Magazine. La foto sotto è uno dei suoi scatti, l’ho inserita per farti capire la bellezza di tali fotografie.
Proteggere la fotocamera
Ricordiamo che il freddo non è amico della fotocamera e che la neve alla fine è acqua quindi bisogna che tu prenda qualche precauzione, il primo consiglio che ti voglio dare è quello di acquistare una protezione antipioggia per la tua macchina fotografica, così da evitare che qualche piccola parte di neve si poggi su di essa e che poi in luoghi più caldi si trasformi in acqua, tali protezioni non sono molto costose e ti garantiscono una perfetta protezione anche in caso di pioggia o neve cadente.
Altro problema legato a questo clima è la condensa, quando si passa dal freddo esterno all’interno in luoghi caldi si può formare della condensa sulla tua attrezzatura, ti consiglio di controllarla immediatamente e se necessario asciugarla subito, funghi e muffe generate dall’acqua possono rovinarla.
Il freddo invece fa scaricare più velocemente le batterie della tua fotocamera, proprio per questo ti consiglio di avere un batteria di ricambio e di tenerla in posto caldo così da non ritrovarti con la fotocamera scarica proprio nel momento in cui hai trovato come scattare la tua foto da sogno!
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Vestiario e tempo meteorologico
Sei sulla neve, quindi si presuppone che faccia freddo, prima di uscire all’avventura per fotografare sulla neve pensa bene a come vestirti, copriti ed evita di prendere freddo, ricorda che mentre scatti di solito sei fermo e quindi puoi soffrire maggiormente il freddo. Ulteriore precauzione da prendere è relativa al cambiamento repentino di tempo che spesso si verifica in montagna, quindi se puoi porta con te qualcosa che possa coprirti in caso di nevicata o vèstiti con abiti da neve in modo da evitare di bagnarti.
Il tempo che cambia velocemente però può essere anche un elemento a tuo favore, ad esempio uno dei momenti migliori per scattare è subito dopo che ha nevicato ed è appena uscito il sole, quando la neve è completamente vergine e nessun animale o umano c’è ancora passato. Se hai la possibilità di trovarti in un momento del genere non esitare a fare qualche scatto!
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Conclusioni
Lo so forse mi sono dilungata troppo (ti posso dire che forse potrei scrivere anche dell’altro ma mi fermo qui) però fotografare sulla neve è un argomento talmente generico e ricco di diverse sfaccettature che ho cercato di coprire tutti i diversi aspetti. Se hai deciso di fare una bella gita in montagna o ti trovi in settimana bianca e vuoi scattare qualche fotografia spero che ti sia stato utile leggere questo articolo, se hai dei dubbi come al solito contattami senza problemi cercherò di aiutarti. Grazie per essere arrivato fino a qui spero sia stata una piacevole e formativa lettura.