Fotografare cibo non è un’attività solo da food photographer, con i social molte persone che si cimentano in ricette particolari fotografano le loro pietanze per metterle sul proprio profilo. Questi consigli sono indirizzati proprio a queste persone, non a fotografi professionisti, se ami cucinare e vuoi mostrare al meglio i tuoi piatti segui questi semplici consigli pratici per ottenere fotografie che possano attirare l’attenzione.
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La posizione da cui fotografare il cibo
I punti di ripresa nella food photography si possono riassumere in tre: dall’alto, da davanti e con una prospettiva simile all’occhio umano.
Scattare dall’alto significa dare una prospettiva complessiva della pietanza, ricorda che da questo punto di vista si perde la tridimensionalità quindi dovrai creare una composizione che sappia attirare l’attenzione mostrando al meglio il tuo piatto grazie all’uso dei colori e della posizione degli oggetti. Nella foto sotto puoi vedere come ho posizionato i diversi oggetti seguendo la regola dei terzi, trovi la spiegazione nel mio articolo sulla composizione fotografica.
Fotografare piatti da davanti crea una prospettiva che dà enfasi alla struttura e all’altezza del piatto, è per esempio usata per mostrare foto di torte a più piani, ma puoi liberamente usarla per qualsiasi cibo si sviluppi in altezza come un’insalata che esce dal piatto o una fetta di lasagna per mostrarne i diversi strati. Ti mostro un esempio nella foto che segue in cui ho fotografato dei cupcake ricoperti di panna e spolverati con cacao.
La prospettiva simile all’occhio umano è quella compresa fra i 30 e i 60 gradi rispetto al piatto, nella maggior parte dei casi di una fotografia di cibo si usa un angolo a 45° che è il punto di vista che abbiamo quando siamo seduti a tavola. Questo punto di ripresa ti permette di mostrare il cibo in una versione a cui l’occhio è abituato, è il suo punto di vista solito e naturale.
Ora che conosci i diversi punti di ripresa scegli tu quella che ti piace di più e che mostra al meglio il tuo piatto, provale tutte e tre per capire quale funziona meglio con il tuo cibo.
Usa materiali opachi
Piatti o materiali lucidi possono creare luci e riflessi che stonano con la fotografia, proprio per questo se hai piatti con finiture opache o puoi adagiare il cibo su superfici opache eviterai questo problema. Un esempio sono taglieri in legno, piatti in ardesia o qualsiasi materiale che non rifletta la luce ma la assorba. Altri oggetti che puoi aggiungere nella tua composizione sono canavacci o teli che non riflettono la luce e danno un tocco di “vissuto” alla tua fotografia.
Se proprio non hai questo tipo di oggetti in casa per attutire la luce puoi usare un foglio di carta bianca o un telo bianco in modo da ammorbidire la luce che arriva sul piatto.
Monocromia o colori complementari
Una scelta per una fotografia di cibo che abbia un look particolare è la monocromia, scegliere oggetti dello stesso colore del cibo per creare un unico colore può farti ottenere risultati particolari. Fai attenzione però a non esagerare perchè il tuo piatto potrebbe “scomparire” per l’eccessiva somiglianza con lo sfondo, quindi magari usa tonalità diverse dello stesso colore. Ti mostro un esempio sotto in cui la scelta è ricaduta sul giallo.
Un modo invece per far risaltare il tuo cibo nelle immagini è usare un unico colore di sfondo neutrale in modo da dare risalto ai colori della pietanza. Usare piatti bianchi su una superficie bianca o piatti neri su una superficie nera, anche il grigio o il marrone nelle loro diverse sfumature possono essere usati per risaltare gli altri colori. Ti mostro un esempio di seguito in cui il colore della piastra scuro fa risaltare i gamberoni in cottura.
Un altro modo per far risaltare la pietanza rispetto al resto è quello di usare colori complementari, come il verde con il magenta, il giallo con il blu, il rosso con il ciano, etc. Questa tecnica ti permetterà di evitare il problema di non attirare l’attenzione sul cibo che stai mostrando. Nella foto di seguito ho usato un piatto magenta per mettere in risalto il verde degli spinaci che sembrano “uscire” dallo sfondo, puoi vedere come invece il giallo del limone si disperda quasi nel verde degli spinaci.
Aggiungi dettagli
Nella food photography i dettagli sono importanti e servono a rendere la fotografia più piacevole. Per farlo hai diverse possibilità, partiamo da come impiatti il cibo, se per esempio devi mostrare degli spaghetti arrotolarli con una forchetta donandogli volume, renderà più “attraente” il tuo piatto. Se guardi la foto sopra degli spinaci ti accorgerai che ho disposto gli spinaci in verticale mettendogli sopra delle noci, così da conferirle volume e dettaglio.
Un altra cosa che puoi fare è aggiungere dettagli come una spruzzata di parmigiano, un rametto di odori o delle carote tagliate longitudinali invece che a cubetti. Tutto questo offrirà piccoli particolari da osservare all’interno della tua immagine di cibo.
Un’altra possibilità è l’azione, puoi mostrare un filo d’olio che scende sulla tua insalata o mostrare il momento in cui spargi il cacao sul tuo dolce oppure il taglio di un ciambellone, così da rendere più dinamica la tua fotografia. Nella fotografia sotto ho deciso di scattare mentre versavo del miele sulla robiola proprio per creare dinamicità e azione.
La luce
La luce è uno degli aspetti più importanti di una fotografia, proprio per questo nel momento in cui scatti dovrai stare attento alla luce presente e a come si posiziona sul tuo piatto.
Personalmente amo molto la luce naturale, quindi di solito cerco di scattare di giorno vicino ad una finestra esposta a nord in modo da non avere luce diretta ma una luce morbida, se invece vuoi usare la luce artificiale puoi decidere di acquistare un faretto professionale oppure usare quello che hai in casa, come una lampada che può essere facilmente spostata, in questo caso stai attento alla dominante di colore e dotati anche di qualcosa che possa diffondere la luce come un telo bianco, un foglio di carta bianco o un pannello diffusore vero e proprio.
Vediamo come posizionare il nostro piatto rispetto alla luce nel momento dello scatto, di solito nella food photography la luce è laterale o dietro. La luce laterale crea un aspetto più “morbido” mentre la luce dietro aumenta il contrasto fra luci ed ombre. Per decidere quale luce preferisci scatta fotografie con la luce in diverse posizioni e scegli quali preferisci. Cerca sempre di non avere contrasti troppo forti fra luci ed ombre, a meno che non sia proprio quello che stai cercando, per schiarire un po’ le ombre puoi usare sempre un foglio bianco o un pannello bianco in posizione opposta alla posizione della luce così che possa rifletterla sulle ombre.
Nella foto sotto ho usato una luce naturale che proviene da dietro al dolce creando delle ombre pronunciate così da risaltare la parte illuminata.
La messa a fuoco
Per dare risalto ai tuoi piatti dovresti avere la messa a fuoco sulla pietanza sfocando il resto in modo graduale, se hai una fotocamera questo è facile da ottenere attraverso un valore di f basso, quindi andando ad allargare il diaframma. Se invece stai fotografando con uno smartphone che non abbia il controllo manuale della fotocamera il mio consiglio è quello di impostare un programma automatico come cibo o fiori (al massimo ritratto) che usano un impostazione di diaframma aperto di default. Nella fotografia di seguito ho messo a fuoco solo la porzione di fotografia del rettangolo di cioccolato per dare risalto al brand della pasticceria, come vedi il resto è sfocato e fa da contorno all’immagine.
Questa regola generale non vale nel caso stai fotografando dall’alto, in questo caso l’intera scena dovrà essere messa a fuoco per dare risalto alla composizione, quindi con una fotocamera alza il valore di f mentre con il tuo smartphone cerca un’impostazione come ad esempio panorama che tenda a mettere a fuoco l’intera scena.
Nella foto a sinistra ho aumentato la profondità di campo per rendere ben visibile l’intera composizione, non è proprio una ripresa dall’alto ma la mia intenzione era quella di mostrare la disposizione del pesce all’interno dell’immagine di cibo che stavo creando.
Studio, pratica, prova ancora
Per ottenere delle fotografie di cibo che possano attirare l’attenzione ci vuole studio, pratica e tanti tentativi fino a diventare bravi, come in qualsiasi altra disciplina bisogna prima studiare, poi cercare di esercitarsi fino a diventare capaci in quello che si fa.
Certo qui stiamo parlando di fotografie scattate non per andare ad una mostra ma per essere inserite nei propri feed social o su un blog di cucina magari, ma il discorso non cambia, vedrai che con il tempo e prove su prove riuscirai ad ottenere scatti davvero interessanti.
Già con questi piccoli accorgimenti che ti ho dato vedrai che le tue fotografie di cibo saranno molto meglio rispetto al passato, con la pratica poi diventeranno eccezionali! 😉
Consigli
Se vuoi approfondire l’argomento della food photography ti consiglio qualche libro.