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Cos’è la camera chiara
Adobe Lightroom e CameraRaw sono due software di photo-editing molto completi e utilizzati dai professionisti di tutto il mondo.
Come avrai notato, i nomi di entrambi i programmi fanno riferimento a una stanza (room in Lightroom e camera in CameraRaw). La scelta di questo gioco di parole non è certamente casuale, ma è un chiaro riferimento alla Camera Oscura. In fotografia analogica, la Camera Oscura ero uno spazio dove il fotografo doveva recarsi per lo sviluppo dei negativi provenienti dai rullini che usava per i suoi scatti. La pellicola dei rullini o anche il materiale di cui in precedenza erano composte le lastre sono molto sensibili alle infiltrazioni di luce, per questo motivo dovevano essere lavorati in un ambiente apposito. Di qui l’importanza della camera oscura, uno spazio nascosto nel retrobottega di un negozio di fotografia o ricavato nella propria abitazione, dove nessuno poteva accedere accidentalmente. All’interno della camera oscura il fotografo poteva sviluppare i negativi solo con l’ausilio di una luce rossa, che è l’unica frequenza delle onde di luce che non incideva sullo sviluppo delle fotografie.
L’analogia con la camera oscura la troviamo soprattutto nel nome di Lightroom che vuol dire Camera Chiara. In ambito di fotografia digitale pertanto andiamo a intendere il concetto di Camera Chiara come lo spazio in cui il fotografo (come te che stai leggendo questa guida) opera per lo sviluppo dei propri scatti. La differenza sostanziale è che lo sviluppo è digitale e quindi anche la Camera.
I due software rispondono alla stessa funzione, ossia la post produzione digitale ma ci sono delle differenze.
CameraRaw è un programma sviluppato sotto forma di plugin per Adobe Photoshop (pertanto lo ritroverai una volta scaricato il noto software) e serve ad apportare delle modifiche rapide a file di vario formato senza dover ricorrere a tanti passaggi come le maschere o altro.
Lightroom, che fa parte anch’esso del pacchetto Adobe, è un software a sé distinto da Photoshop. Nei piani di pagamento infatti è possibile scaricare anche solo l’uno o l’altro.
CameraRaw è dedito solo alla post-produzione di una o più foto, mentre Lightroom in aggiunta ti aiuta a gestire grandi quantità di immagini con la catalogazione, la selezione, la ricerca di foto in archivio, gestione dei metadati e quant’altro.
Entrambi i softwares non sono distruttivi, cioè mantengono i file originali e le relative informazioni nonostante le modifiche, usano un file in formato RAW al quale viene accompagnato un file in cui sono inserite le modifiche apportate senza modificare il file di partenza.
CameraRaw e Lightroom: il pannello base
Sia in CameraRaw che in Lightroom, nel modulo Sviluppo, la prima cosa che ci troveremo davanti è il pannello base. Il pannello base è una sorta di tastiera di comandi generale ed è il nostro principale strumento di lavoro quando vogliamo applicare delle modifiche in post-produzione della fotografia.
In questa sezione dei due software infatti troveremo tutte le regolazioni principali che vanno ad operare su tutta l’immagine inquadrata oppure solo in determinate zone. Per buona coscienza degli sviluppatori dei due programmi entrambi i pannelli base sono molto simili fra di loro (nonostante cambi il colore di sfondo) ed anche i nomi sono uguali. Essendo i pannelli base simili tra di loro lo è anche la logica di utilizzo, cioè la funzione va ad interessare le stesse zone dell’immagine, producono effetti simili e si comandano allo stesso modo.
Che tu stia lavorando con Lightroom o con CameraRaw, di fronte al pannello base hai diverse funzioni che sono indicate con il nome in alto (ad esempio Esposizione, Contrasto, Luci, Bianchi ecc.) e al di sotto vi è una barra con cursore.
I valori di questa barra sono un continuum che va quasi per tutti da -100 a +100, mentre il centro (dove si trova di default l’indicatore) è 0, il che vuol dire che è lo stato in cui non ci sono aggiunte in un senso o nell’altro di quel determinato valore. In altre parole, se tutti i cursori sono a 0 allora il file è così come lo hai importato.
Prima di spiegarti cosa sono e a cosa servono i parametri del pannello base ricorda che la foto in sviluppo può apparire differente rispetto a come la vedi sullo schermo della fotocamera. Questo accade quando scatti in RAW, perché alcune impostazioni della fotocamera (che visualizzerà l’immagine in JPEG o simili) ti sembreranno ‘attenuate’ in quanto il file RAW contiene un quantitativo maggiore di informazioni del file e non viene interpolato da nessun software. In sostanza se modifichi il file RAW (molto più adatto alla post-produzione rispetto al JPEG) la foto ti apparirà differente appena aperta nel programma starà a te modificarla per renderla visivamente come l’hai immaginata al momento dello scatto.
Adesso vediamo quali sono le funzioni del pannello base.
In Lightroom troveremo subito il trattamento, che ci permetterà fin da subito di gestire la foto a colori o in Bianco e Nero. Questa funzione in CameraRaw è presente come prima voce nel pannello base in Modifica.
Successivamente troviamo il profilo, che ci permetterà di scegliere fra differenti gamme di toni, così da scegliere la più adatta all’immagine da trattare. Di seguito vedi le due sezioni a seconda del programma usato.
Nella prima sezione del pannello base troverai il bilanciamento del bianco che ti permette di modificare le dominanti colore presenti nella fotografia. In particolare Temperatura regola il giallo e il blu, mentre Tinta il verde e il viola. Oltre a questi due cursori vi è il selettore del bilanciamento del bianco, selezionandolo si può selezionare una parte della fotografia bianca, meglio se grigio molto chiaro, e in automatico viene bilanciato il bianco.
Superata la sezione del bilanciamento del bianco invece spuntano i controlli relativi al controllo della luce, con i quali avrai il maggiore controllo possibile sulla fotografia. Nello specifico:
Esposizione: serve a regolare la luminosità generale della fotografia, senza andare a modificare i diversi livelli di contrasto fra luci e ombre, bianchi e neri, ma modificando i mezzitoni.
Contrasto: contrasto invece determina la quantità di contrasto che c’è fra i toni chiari e i toni scuri dell’immagine, soprattutto fra i mezzitoni. Usalo per dare una maggiore profondità ai tuoi scatti.
Luci: questo comando lavora sulle zone luminose della tua fotografia (attenzione: solo le zone luminose e non le zone bruciate, per le quali non si può fare nulla). Le zone di luce possono essere le lampade, il cielo, le parti illuminate da sole e così via.
Ombre: è speculare alle luci, nel senso che va a lavorare sulle zone scure della tua fotografia. Queste possono essere appunto le zone in ombra, gli elementi scuri come un vestito nero ecc. In pratica recupera dettagli nelle aree in ombra sottoesposte di una foto.
Bianchi: è una funzione complementare alle luci che va a lavorare in maniera più incisiva sui bianchi della fotografia. Utile anche per il recupero di zone sovraesposte ma non bruciate.
Neri: speculare alla funzione Bianchi e va ad aumentare o diminuire i neri. Insieme al comando Ombre, è utile per il recupero delle zone sottoesposte in cui però c’è ancora informazione ottica.
I prossimi comandi che vedremo sono indicati sotto la dicitura Impatto in Lightroom, mentre in CameraRaw sono distanziati solo da un segno grafico.
In questa sezione troverai il comando Chiarezza (in entrambi i programmi) che serve ad aumentare il dettaglio globale della fotografia andando ad aggiungere profondità aumentando il contrasto locale. È particolarmente utile quando si vuole esprimere il massimo dalla propria immagine, per esempio nelle fotografie di paesaggio.
Affiancato a Chiarezza c’è il comando di Rimozione Foschia, che serve a rimuovere la foschia che si crea nella foto, specie quando scattiamo di primo mattino o verso il crepuscolo.
Poi c’è il comando Texture che aumenta il dettaglio all’interno degli oggetti o a diminuirlo in questo caso è utile se la foto è un ritratto andando ad ammorbidire l’incarnato.
Infine, sia in CameraRaw che Lightroom troverai i due comandi vividezza e saturazione. Entrambi lavorano sulla saturazione dei colori ma in modo differente. Vividezza opera sui toni più chiari e più morbidi, mentre invece Saturazione lavora indiscriminatamente su tutta la fotografia, utile per un ottenere un effetto più incisivo.
Come migliorare l’esposizione
In fotografia si sente sempre lo stesso detto, cioè che ‘la luce è tutto’. In buona sostanza è vero, fotografia vuol dire proprio scrivere con la luce, pertanto per ottenere il massimo dai tuoi scatti devi imparare a controllarla al meglio.
Per l’appunto, Esposizione tecnicamente significa la quantità di luce che impatta sul sensore durante il tempo di scatto. Ti è mai capitato che in fase di scatto l’esposizione ti sembra perfetta ma sullo schermo grande noti degli errori? O semplicemente ci sono tante situazioni in cui non possiamo ottenere la migliore esposizione possibile, pertanto ti toccherà operare in post-produzione.
Le modifiche più comuni che si apportano a una fotografia è quando questa è sottoesposta o sovraesposta, cioè i toni alti o i toni bassi sono al di fuori dell’istogramma. In pratica ci sono delle zone troppo luminose o troppo scure e che quindi non sono visibili.
Possiamo lavorare con il comando Esposizione, che sia in Lightroom che in CameraRaw può modificare la quantità di luce fino a 5 stop, senza però modificare le proporzioni fra toni alti e bassi. Ci sono poi delle situazioni in cui ci tocca per forza di cose modificare l’esposizione della fotografia. Dal momento che i sensori hanno una gamma dinamica minore rispetto all’occhio umano, quindi distinguono meno livelli di luce dal pixel più chiaro a quello più scuro. Pertanto nelle situazioni di forte contrasto come al tramonto o quando inquadriamo cielo e panorama una zona della foto sarà sottoesposta o sovraesposta.
Di fronte a una zona sovraesposta probabilmente le ombre e i neri sono bene esposti, quindi dovrai operare su luci e bianchi. Questi infatti dovranno essere abbassati per ottenere nuovamente il dettaglio ottimale dalle zone luminose. Per regolarsi e non avere pixel bruciati, in Lightroom puoi tenere premuto il tasto Alt + Luci / Bianchi per visualizzare i punti senza dettaglio. Questa funzione è particolarmente utile per le stampe di grandi dimensioni in cui non possiamo permetterci punti bruciati.
Il discorso si inverte quando dobbiamo regolare una foto sottoesposta. Probabilmente le zone più luminose (come il cielo) saranno bene esposte, pertanto dovrai alzare i livelli di Ombre e Neri per una esposizione ottimale. Alla fine di queste regolazioni ricorda di utilizzare anche il comando Contrasto per aggiungere profondità alla fotografia.
Il bilanciamento del colore
Il bilanciamento del colore avviene grazie ai comandi integrati nel bilanciamento del bianco. Innanzitutto sono presenti diversi settaggi predefiniti (Automatico, Luce diurna, Nuvoloso ecc.). Se non hai dimestichezza con il bilanciamento del bianco puoi scegliere uno di questi valori a seconda della situazione di luce che hai in immagine. Tuttavia è sempre più divertente provare, pertanto dovrai confrontarti con i comandi Temperatura e Tinta.
La temperatura lavora sulle dominanti blu e giallo. Si esprime in Kelvin e va da 2000 (completamente blu) a 50.000 (completamente giallo) e muovere il cursore verso l’uno o l’altro colore aumenterà appunto i livelli di giallo o blu nella foto. Questi comandi sono utili per valorizzare le zone gialle o blu, o per dare un mood differente alla fotografia. Il giallo crea un effetto di tramonto romantico, mentre il blu potrebbe regalare un atmosfera più notturna, cupa o persino noir.
Il valore Tinta fa più o meno lo stesso, con la differenza che va a lavorare con il Verde (-100) e il Viola (+100). La Tinta verde è perfetta per valorizzare gli elementi naturali, mentre una dominante gialla più tinta viola accentua particolarmente l’effetto del tramonto. Una volta regolata la gamma di colori che vuoi dalla tua foto, non dimenticare di utilizzare i comandi di Saturazione e Vividezza.
La vividezza, come detto, agisce solo sui toni più tenui della fotografia. Utile per esempio per mettere in risalto le zone rosa o con un colore meno vivace all’interno.
La Saturazione invece agisce in maniera più incisiva, perfetta per creare immagini ad alto impatto. Al contrario, se imposti il valore di saturazione a -100 otterrai il bianco e nero, senza però modificare le proporzioni fra i toni.
Video tutorial sul pannello di base
Ti inserisco un video così che puoi vedere nello specifico come le diverse regolazioni influiscono sullo sviluppo della tua foto.