Fotografare significa letteralmente disegnare con la luce. Tale definizione comporta la possibilità di avvalersi di strumenti per creare e modificare sorgenti luminose artificiali attraverso l’uso di attrezzi di Light Shaper o modellatori di luce, il cui scopo è quello di migliorare non solo le condizioni di luminosità, ma anche valorizzare lo scatto mediante un impiego creativo della fonte luminosa. Il Light Shaping diventa così il metodo per creare immagini fortemente coinvolgenti, dinamiche ed emozionali, con la possibilità di applicare la tecnica a qualsiasi genere fotografico, dallo still life al ritratto, fino alle riprese di paesaggi notturni. Attraverso i modellatori di luce hai modo di plasmare la luce secondo il tuo volere e le tue esigenze per creare fotografie estremamente d’impatto. Ecco alcuni strumenti che sono utili per fare Light Shaping e gestire al meglio la luce.
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Il pannello riflettente per modellare la luce
Il pannello riflettente è un accessorio ideale per ampliare la diffusione della luce, renderla più omogenea e ridurre l’effetto ombra che spesso si evidenzia. Non di rado capita di trovarsi a scattare in condizioni luminose difficili, tra zone troppo ombrose e altre eccessivamente chiare ed è proprio in queste situazioni che è possibile servirsi di un pannello riflettente per beneficiare di una migliore nitidezza nelle immagini e di una maggiore armonia delle luce.
Il pannello è dunque il modellatore di luce per antonomasia perché non solo è in grado di orientare il fascio luminoso verso una direzione ben precisa, ma è anche capace di modificare la tonalità e l’effetto che la stessa luce proietta sul soggetto fotografato. Solitamente il pannello è realizzato in una sottile tela, trattenuta da un telaio rigido e a seconda della colorazione è possibile avere risultati diversi.
- Colorazione bianca: un telo bianco favorisce una migliore diffusione della luce, creando un’atmosfera più morbida grazie ad una omogeneizzazione migliorativa.
- Colorazione argentata: l’argento crea un effetto più netto ma una luce più fredda che accentua determinate forme e talvolta valorizza alcune immagini still life o nature morte.
- Colorazione dorata: a differenza dell’argento, un pannello color oro riesce a diffondere una luminosità più calda in un contesto di luminosità poco morbida.
- Superficie lucida: ci sono pannelli che hanno un forte potere riflettente e che hanno il solo scopo di diffondere luce, quasi moltiplicando quella sprigionata dalla sorgente.
- Colorazione nera: il nero va bene quando hai l’esigenza di ridurre la quantità di luce presente, poiché le tinte scure sono dotate di potere assorbente, smorzando i toni e limitando la luminosità nell’ambiente.
L’impiego del pannello riflettente è consigliato in caso di fotografie ritrattistiche oppure di still life, ovvero nelle situazioni in cui un oggetto o un soggetto sono al centro dell’attenzione e necessitano di essere valorizzati interamente oppure in una loro parte. Inoltre, grazie ai modellatori di luce, è possibile ricreare un effetto differente rispetto alla realtà: un ritratto vintage, una luce per una fotografia anticata, oppure estremamente futuristica, offrono contestualizzazioni diverse all’immagine, proiettando l’osservatore in temi e contesti lontani dal presente. Per rendere al meglio, il dispositivo riflettente deve essere posto solitamente in posizione opposta rispetto alla fonte di luce, senza però interferire con l’inquadratura. Inoltre, un buon consiglio, riguarda la distanza dal soggetto: mai porre lo strumento troppo vicino alla persona o all’oggetto, ma mantenerlo ad una certa distanza per beneficiare al massimo del suo rendimento nel diffondere la luce.
Gli ombrelli diffusori
Anche gli ombrelli diffusori fanno parte della categoria Light Shaper e vengono utilizzati prevalentemente per le sessioni fotografiche in studio. A differenza del pannello riflettente l’ombrello permette sempre una diffusione più morbida della luce, ma anche più intensa poiché derivante da una superficie comunque riflettente. Il soggetto riceverà un’illuminazione non fastidiosa e con ombre minimizzate, favorendo ulteriormente l’omogeneità della luce. Con l’ombrello non è possibile indirizzare un fascio luminoso verso una precisa direzione, sono però elementi pratici da portare in giro, semplici da utilizzare, funzionali, relativamente economici e poco ingombranti. Tra i modificatori di luce, gli ombrelli sono certamente gli strumenti più semplici. Vista la grande diffusione che viene generata dagli ombrelli è facile immaginarne l’utilizzo: devi fare una foto di gruppo? Prendi un paio di ombrelli diffusori ed aprili se vorrai ottenere un’illuminazione completa sull’intera scena.
Le considerazione scritte per le colorazioni dei pannelli riflettenti valgono anche per gli ombrellini, i quali al loro interno possono avere i colori tipici che vengono utilizzati in ambito fotografico, mantenendo le loro principali caratteristiche.
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Il softbox
Il softbox è un altro accessorio Light Shaper e a seconda delle diverse tipologie è possibile controllare e gestire al meglio la luce. In questo senso è più facile, rispetto ad un ombrello, indirizzare la luminosità verso un punto preciso, regalando allo sfondo un controllo migliorato dei colori e della luce. I softbox presentano anche una griglia anteriore che ha il compito di smorzare l’intensità della sorgente (si chiamano appunto soft) al punto che il principale utilizzo di tale strumento viene effettuato in occasione di ritratti con primi piani di volti o di riprese di persone. Un utilizzo intelligente viene anche considerato nel momento in cui nella foto vi sono particolari riflettenti che non si possono eliminare (ad esempio, hai mai provato a fotografare cibi ricoperti di gelatina? La superficie è molto riflettente e risulta complicato gestire i riflessi al momento dello scatto).
Il softbox è un ottimo prodotto per modellare la luce, ma ha un costo importante, è ingombrante, richiede tempo per i montaggio e per la sua riposizione. Rispetto agli ombrelli è sicuramente meno pratico ma offre un risultato nettamente migliore. Non sempre, però, è possibile impiegarlo, se non all’interno di uno studio. Immagina le fotografie di un matrimonio dove spesso non hai nemmeno il tempo di scattare due foto con la stessa inquadratura e sei sottoposto a continui cambi di scenario: gestire il softbox risulta impossibile.
Luce e colore
Se la luce è la sorgente principale per poter scattare fotografie è anche vero che il colore è quella caratteristica che riesce a stupire osservando un’immagine. Ci sono regole non scritte, ma molto valide e diffuse, che invitano a non scattare foto ritrattistiche quando la luce del sole è forte (ad esempio nelle ore centrali della giornata) in quanto l’effetto ombra viene molto accentuato. Meglio dunque preferire le luci più smorzate del mattino o del tramonto, ma non sempre è possibile. Allo stesso modo ci sono situazioni in cui un gesto tecnico di un atleta necessita di una illuminazione forte per porre in risalto la muscolosità dell’atleta e la bellezza dell’azione.
Controllare la luce attraverso il Light Shaping significa ricreare artificialmente le condizioni di luce ideale anche quando naturalmente non si hanno a disposizione. Così è più semplice ricreare una luce smorzata del tramonto anche se stai scattando fotografie nell’ora del mezzogiorno e allo stesso modo è possibile accentuare l’illuminazione se ti ritrovi a fotografare un atleta in posa di prima mattina. Ottenere immagini caratterizzate da una luce favorevole è determinante per la piacevole resa fotografica. Il colore, insieme alla luce, ha il compito di rendere ancora più interessanti i tuoi scatti e grazie ai modellatori di luce hai modo di rendere più drammatica una scena o, al contrario, più dinamica e futuristica. Puoi anche scegliere degli accessori di Light Shaping colorati in modo che l’immagine assuma una dominanza più calda (tendente al giallo, rosso o arancione) o più fredda (blu, violacea, verde) attraverso l’uso saggio delle luci artificiali e dei pannelli.
Modellatori di luce: praticità e sperimentazione prima di tutto
Modellare la luce è sicuramente un ottimo modo per creare una fotografia unica ed esclusiva, difficile da imitare da parte di altri. Il vantaggio dei Light Shaper è che sei tu l’unico in grado di decidere come vuoi le luci, dove e in che modo. Tutte le variabili sono in mano tua. Con la luce naturale questa situazione è praticamente impossibile sei tu che ti devi adattare alla luce, mentre con la luce artificiale sei tu che gestisci la luce e la indirizzi e diffondi, soprattutto se hai a disposizione i modellatori di luce.
Se non sei un fotografo professionista avrai modo di avvicinarti a questi strumenti di Light Shaper attraverso la sperimentazione: il segreto è capire come funziona la luce, come la sua direzionalità può influenzare il risultato finale e l’effetto che può darti sull’oggetto o sulla persona al centro dell’inquadratura. La luce è la chiave per generare un’immagine spettacolare e grazie al modellatore di luce è compito tuo plasmare al meglio questa variabile fondamentale. Hai in mano il cuore pulsante dell’immagine e devi avere idea di come gestire la luminosità.
L’unica via è quella di provare diversi scatti spostando in continuazione il diffusore, l’ombrello, il pannello riflettente o il softbox, cercando di dare rilevanza ad alcuni particolari che intendi porre in rilievo.
Il Light Shaping puoi anche attuarlo mediante un lavoro di post produzione che però mai creerà i medesimi risultati della pratica sul set. Le differenze saranno evidenti e un’immagine ritoccata al computer, modificata nella luce e nella gestione della luminosità, apparirà sicuramente più artefatta rispetto a una fotografia con un’illuminazione perfetta sin dallo scatto. Gli strumenti utilizzati per modellare la luce creano un’atmosfera molto più naturale e molto più omogenea, al punto che, paradossalmente, ti sgraveranno successivamente dal lavoro di post produzione fotografica, minimizzandolo e facendoti risparmiare molto tempo.
Se, ad esempio, scatti una foto ritrattistica con alle spalle un fondale bianco, senza la corretta gestione della luce avrai un’immagine caratterizzata dalla presenza di diverse ombre che spesso stonano nella visione d’insieme. Queste dovrai poi eliminarle con un meticoloso lavoro di elaborazione fotografica. Attraverso i modellatori di luce, utilizzati al momento dello scatto, otterrai invece un’immagine priva di ombre marcate grazie ad una luminosità più omogenea che puoi accentuare proprio dove sono visibili le ombre, smorzandole o addirittura annullandole. In questa operazione sarai molto aiutato dall’uso dello schermo della fotocamera in modalità Live View e dalle funzioni che molti dispositivi di fascia medio alta ti consentono di impostare, evidenziando appunto le zone d’ombra e quelle in cui vi è troppa luce. Con questi strumenti e con i modellatori di luce, diventa quindi più semplice e immediato correggere al momento, prima di scattare la fotografia e ottenere già in origine un’immagine di ottimo livello.
Libri sull’illuminazione fotografica
Di seguito ti metto qualche libro interessante che potrebbe aiutarti a capire meglio l’illuminazione artificiale.
Immagine di copertina di Krists Luhaers su Unsplash