Fotografare l’acqua è una delle mie passioni, adoro creare foto dell’acqua in tutte le sue forme, è uno degli elementi che preferisco, dal mare alle cascate, dalle gocce d’acqua alla nebbia, dai ruscelli nei boschi ai laghi placidi al tramonto.
Come puoi capire anche tu ogni tipologia o forma d’acqua richiede tecniche fotografiche diverse, creare una foto con l’effetto seta o cogliere una goccia d’acqua nel momento in cui cade sono due tipi di foto completamente diverse.
Per capire come fotografare l’acqua in tutte le sue versioni affronterò ognuna in un singolo paragrafo.
Contenuti dell'articolo
Fotografare cascate ed effetto seta
Se vuoi fotografare una cascata di solito l’effetto che vuoi ottenere nella tua foto è il cosiddetto effetto seta, cioè far apparire la cascata come un nastro continuo, per capirci meglio guarda la fotografia sotto, come puoi vedere i vari salti della cascata sembrano fili continui.
Come si ottiene l’effetto seta? Per fotografare l’acqua con l’effetto seta dovrai aumentare il tempo di esposizione, da 1/20 sec. fino a tempi più lunghi. Nel momento in cui aumenti il tempo di esposizione la tua fotocamera dovrà essere ben ferma, proprio per questo dovresti metterla su di un cavalletto ed usare un telecomando o l’autoscatto ritardato per evitare qualsiasi vibrazione della macchina fotografica.
Il problema più grande sorge nel momento in cui si vogliono fare lunghe esposizioni di giorno, la grande quantità di luce non permette di aumentare oltre certi limiti il tempo di posa altrimenti si rischierebbe di avere una foto con le luci bruciate. Per fortuna vengono in nostro soccorso i filtri ND che servono ad oscurare di diversi stop a seconda del diverso filtro usato, io personalmente amo il filtro ND 1000 che mi permette di avere dei tempi molto lunghi.
Se sei interessato a saperne di più su come fotografare una cascata puoi leggere il mio articolo specifico: Fotografare le cascate
Se vuoi scattare foto con effetti particolari ad una cascata, oltre all’effetto seta puoi decidere di congelare un singolo istante in cui si possono vedere schizzi e gocce d’acqua testimoniando la sua potenza e portata oppure cogliere un singolo particolare degli spruzzi creati. In entrambi questi casi avrai bisogno di un tempo di esposizione veloce che possa cogliere le gocce d’acqua in modo da evitare il movimento, ogni singola goccia dovrà essere ben definita. Con tempi molto veloci non avrai bisogno di un treppiede, l’unico compromesso sarà fra la profondità di campo e la luce in entrata, dovrai quindi agire sull’apertura del diaframma e sugli ISO a seconda della foto che vuoi ottenere.
Fotografare gocce d’acqua
Visto che abbiamo già intrapreso il discorso vediamo come fotografare gocce d’acqua, per prima cosa dobbiamo fare differenza fra una goccia in movimento e una ferma.
Se vuoi ottenere una foto di una goccia d’acqua mentre cade ti consiglio di utilizzare un tempo di scatto velocissimo, una goccia d’acqua che cade è difficile da cogliere e per fare un fermo immagine di questa il tempo dell’otturatore dovrà essere molto veloce altrimenti la goccia verrà mossa. Il mio consiglio è di utilizzare un teleobiettivo o un macro a distanza ravvicinata per far sì che la goccia occupi una porzione maggiore della fotografia e diventi il soggetto principale. Per riuscire a catturare il momento preciso che la goccia cade ti consiglio di posizionare la fotocamera su un treppiede e di utilizzare lo scatto continuo così da avere una serie di fotografie in un tempo ravvicinato e poi successivamente scegliere quella che ha catturato la goccia nella posizione che desideravi.
In alternativa alla goccia che cade c’è la possibilità di fotografare delle gocce ferme, ad esempio le gocce d’acqua che si formano su di un vetro quando piove o una goccia di rugiada sopra un fiore, in questo caso la goccia si trova in una posizione specifica e quindi non hai bisogno necessariamente di un tempo velocissimo, potrai regolarti in base alla profondità di campo che vuoi utilizzare, cioè in base all’apertura di diaframma che sceglierai.
Se stai cercando di scattare una fotografia in cui nella goccia d’acqua viene mostrato il panorama ti consiglio l’uso di un obiettivo macro che ti permetterà di avvicinarti molto alla goccia e di renderla il soggetto principale della tua fotografia, per creare un effetto ancora più affascinante ti consiglio di impostare un f molto basso in modo che venga messa a fuoco la goccia con il suo contenuto e non il resto della scena che apparirà sfocato.
Tutta un’altra cosa è se si vogliono fotografare delle gocce d’acqua su di un vetro, logicamente la composizione dovrà inserire una porzione di vetro per rendere l’idea delle gocce d’acqua nel loro insieme, la scelta che dovrai fare è se mettere a fuoco anche lo sfondo o solo le gocce d’acqua, a me piace sfocare ciò che c’è al di là del vetro, dare un effetto di impalpabilità, per farlo uso una profondità di campo con una porzione ristretta di messa a fuoco così da avere le goccioline d’acqua a fuoco e lo sfondo sfocato. Un esempio lo puoi vedere nell’immagine di seguito.
Fotografare mare e lago
Se vuoi scattare una fotografia ad uno specchio d’acqua le tue scelte possono essere diverse:
- lunga esposizione o congelare l’attimo
- inquadratura ampia o inquadratura ravvicinata con una porzione di panorama o senza
- creare un’effetto a specchio o fotografare il fondale
e con la creatività se ne possono aggiungere molte altre, ma cerchiamo di capire intanto come creare queste immagini d’acqua appena citate.
Lunga esposizione o attimo congelato?
Se vuoi fotografare uno specchio d’acqua che sia mare o lago, la decisione che puoi prendere sul tempo di esposizione è se optare per una foto con tempi lunghi o brevi, nel primo caso lo specchio d’acqua tenderà a diventare perfettamente liscio nel secondo andrai a catturare l’attimo preciso in cui stai scattando, magari prendendo un singolo schizzo d’acqua creato dalle onde che si infrangono, dipenderà da quanto veloce sarà il tempo impostato.
Se vuoi creare una lunga esposizione e sei di giorno dovrai fotografare con filtro ND montato sul tuo obiettivo, altrimenti non riuscirai ad aumentare i tempi di esposizione oltre un certo limite poiché andresti a sovraesporre la tua immagine creando delle spiacevoli chiazze bianche (in gergo tecnico stai bruciando i bianchi) sull’acqua che non sono recuperabili neanche in post-produzione. L’altro fattore essenziale è l’utilizzo di un treppiede che ti permetta di mantenere ferma la fotocamera e l’utilizzo di un telecomando o dell’autoscatto (possibilmente con specchio alzato) perché già il semplice pigiare il bottone di scatto potrebbe creare un effetto di micromosso.
L’immagine di seguito ti mostra una lunga esposizione al mare in pieno giorno, ho utilizzato un filtro ND 1000, il cavalletto e il telecomando per realizzarla, sul mare c’era qualche onda e quindi la superficie non è perfettamente piatta.
Se invece vuoi scattare con un tempo veloce ed avere un attimo congelato della superficie d’acqua che stai fotografando dovrai impostare dei tempi molto veloci, il che ti permette di poter fotografare in pieno giorno senza cavalletto e senza filtro ND. Se vuoi cogliere in un istante il movimento dell’acqua come uno spruzzo o un’onda che si infrange sugli scogli il tempo dovrà essere molto veloce.
Se vuoi saperne di più sui tempi di esposizione puoi leggere il mio articolo: Tempo di Esposizione: che cos’è
Di seguito ti metto un’immagine che mette a confronto lo stesso tratto di costa del mare in due fotografie diverse una con un tempo di scatto più veloce ed un’altra con una lunga esposizione, come si vede nell’immagine a sinistra sono riuscita a cogliere lo spruzzo d’acqua che il movimento del mare creava attraverso gli scogli nella foto a destra invece l’acqua che scende sugli scogli all’interno della cavità è venuta con un effetto seta e il movimento del mare dentro e fuori la cavità ha generato un alone che sembra nebbia. Le due foto sono completamente diverse pur avendo lo stesso soggetto riprodotto, la scelta di una o dell’altra opzione dipende solo dal tuo gusto personale e da cosa vuoi catturare nella tua fotografia.
Inquadratura ampia o ristretta
La composizione fotografica determina gran parte della bellezza di un’immagine (se vuoi saperne di più sulla composizione fotografica ti consiglio di leggere la mia recensione di un libro molto interessante: L’Occhio del Fotografo di Freeman), la scelta fra inquadrare l’intero panorama o catturare una sola porzione dello specchio d’acqua dipenderà da te e da cosa vuoi trasmettere, se ad esempio c’è un particolare che vuoi mettere in evidenza vicino o sulla superficie del mare o del lago che stai fotografando e capisci che con un’inquadratura ampia si disperderebbe puoi scegliere per una composizione più chiusa dando risalto al particolare. In questo caso l’uso di un grandangolo forse non sarebbe la scelta più adeguata magari bisognerà optare per una focale più lunga come un normale o un teleobiettivo, dipenderà dalla distanza a cui si trova il particolare che vuoi inquadrare.
In alternativa se vuoi cogliere il panorama che circonda lo specchio d’acqua ti consiglio di usare un grandangolo che ti garantirà di includere un’ampia porzione del paesaggio che hai di fronte così da immortalare in modo completo il luogo che stai guardando.
Creare un’effetto a specchio o fotografare il fondale
Quando si fotografa una superficie d’acqua, sopratutto se essa è un lago, spesso si ricerca il classico effetto a specchio, cioè usare la superficie per far riflettere il paesaggio intorno o il cielo sulla superficie dall’acqua. Per ottenere questo risultato la prima considerazione da fare è sul vento, infatti sarebbe meglio che non tirasse, altrimenti andrebbe ad increspare lo specchio d’acqua creando delle piccole onde che interromperebbero il riflesso sulla superficie dell’acqua, di solito all’alba o al tramonto l’intensità del vento è minore quindi si può optare per questi orari per andare a scattare la fotografia. In alternativa se si ha solo una leggera increspatura dell’acqua si può optare per una lunga esposizione che faccia appiattire la superficie dello specchio d’acqua.
Un’altra cosa da prendere in considerazione è il sole, se vuoi ottenere un riflesso sulla superficie dell’acqua la luce del sole non dovrà riflettersi sull’acqua altrimenti rischi di rendere meno nitida l’immagine specchiata, per ovviare a questo problema studia bene dove posizionarti per creare il tuo specchio perfetto. Ultimo accorgimento è che se come soggetto hai scelto l’intero panorama ti consiglio di chiudere l’apertura di diaframma, cioè aumentare il valore di f, per avere un’ampia profondità di campo ed ottenere l’intera fotografia messa a fuoco (approssimativamente al di sopra di f8).
Se invece vuoi fotografare il fondale ti consiglio l’uso di un filtro polarizzatore che possa eliminare le luci parassite dalla superficie dall’acqua e ti permetta di fotografare quello che c’è sul fondale, il mio consiglio è che il fondale sia interessante, ad esempio per la presenza di pesci o conchiglie, altrimenti la fotografia potrebbe perderne in fascino visivo.
Fotografare la nebbia
Se si pensa a come fotografare l’acqua di solito non viene in mente la nebbia, ma questa è a tutti gli effetti acqua, in forma di vapore ma pur sempre acqua. Trovo molto belle le fotografie di paesaggio con la nebbia, hanno un’atmosfera sognante, misteriosa, mi affascinano. Se vuoi fotografare un paesaggio con la nebbia devi sapere come prima cosa che la nebbia diffonde la luce (cioè ne riduce l’intensità), quindi dovrai stare attento ad esporre correttamente nel momento dello scatto.
Un’altra scelta da fare è se avere la fotografia più o meno dai contorni definiti, se si vuole ottenere uno scatto in cui tutto sembra essere ovattato ti consiglio per optare su valori di f bassi, se invece vuoi che i soggetti fra la nebbia abbiano contorni ben definiti ti consiglio di scegliere valori di f alti così da creare un effetto di contrasto fra i soggetti dai contorni netti e il bianco della nebbia impalpabile.
Un’altra opzione che hai è quella di scattare una lunga esposizione in modo da creare un bianco compatto che contrasti con quello che si sovrappone ed essa, l’effetto è molto suggestivo.
Se vuoi fotografare la nebbia una delle cose di cui devi tenere conto è l’orario, la nebbia di solito si crea all’alba e verso l’imbrunire quindi se vuoi avere come soggetto della tua fotografia la nebbia dovrai andare a scattare in questi orari in cui si presenta più facilmente.
Un’indicazione importantissima è che la nebbia come detto è acqua e mentre scatti potrebbe crearti della condensa sull’attrezzatura, pensa a proteggere la fotocamera e l’obiettivo in modo adeguato e di controllarla bene ed asciugarla in caso si fosse bagnata, in commercio esistono vari tipi di protezioni che ti possono essere utili (se vuoi saperne di più nel mio articolo Come fotografare quando piove in vacanza ne elenco alcune).
Consigli utili per fotografare l’acqua
Passate in rassegna le diverse tipologie di soggetti ti voglio dare alcuni consigli in generale per fotografare l’acqua, per prima cosa tieni ben a mente cosa vuoi fotografare e l’effetto finale che vuoi ottenere, ogni fotografia richiede particolari accorgimenti e magari l’utilizzo di filtri o cavalletto, quindi prima di uscire di casa cerca di essere sicuro di tutta l’attrezzatura di cui hai bisogno altrimenti ti potresti ritrovare a non avere ciò che ti serve e a non poter scattare la fotografia che avevi immaginato.
Ribadisco il concetto di tenere l’attrezzatura al sicuro, visto che stiamo fotografando l’acqua, schizzi o condensa potrebbero arrivare sulla fotocamera, quindi, cerca di posizionare in modo sicuro l’attrezzatura e se possibile di proteggerla dall’acqua.
Se devi fare una scelta invece riguardo all’esposizione ti ricordo che spesso la luce riflessa sull’acqua tende ad essere molto forte e quindi a bruciare i bianchi, proprio per questo ti consiglio in caso di indecisione di sottoesporre in presenza di luce forte come il sole alto nel cielo, in questo modo potrai evitare questo spiacevole inconveniente e recuperare un po’ delle ombre in fase di post-produzione, logicamente il mio consiglio è quello di scattare in RAW in modo da avere un file con maggiori informazioni e che ti permetterà di avere una fotografia finale migliore dopo averla sviluppata in camera chiara.
Penso di averti detto tutto quello che avevo in mente su come fotografare l’acqua e spero che questa guida ti sia stata utile per capire le diverse tecniche e come fotografare i diversi soggetti, se c’è qualcosa che non ho scritto o se hai bisogno di chiarimenti puoi contattarmi via email o sui social.
Fotografie dell’acqua
Qui ti metto una piccola galleria fotografica con le mie fotografie sull’acqua, magari puoi prendere qualche spunto per creare le tue foto.